Cosa Fare Prima Di Mettere In Affitto Una Casa
Se stai pensando di affittare la tua casa o il tuo immobile commerciale questo articolo potrebbe aiutarti. Qui potrai trovare le principali informazioni che ti servono per capire cosa comporta mettere in locazione il tuo immobile.
Innanzi tutto vorremmo sfatare quella che è una convinzione abbastanza diffusa, cioè la credenza che la maggior parte degli inquilini non pagano o comunque che avere un immobile in locazione comporta più guai che guadagni.
Numeri alla mano, vorremmo portare la nostra esperienza come professionisti del settore per sfatare tale credenza:
contratti di affitto gestiti: 400
contratti che hanno riscontrato problematiche: 1
percentuale di rischio: 0,25 %
Questi sono i nostri reali riscontri, lo so, può sembrare impossibile o esagerato ma ti assicuriamo che è così. Ciò è possibile perché investiamo molto tempo e risorse nella verifica dei possibili inquilini, effettuiamo un’adeguata verifica e uno screening sulla solvibilità, ma soprattutto dialoghiamo con i clienti con l’obiettivo di capire le loro reali possibilità e esigenze.
Rendimento
Per prima cosa ora diamo uno sguardo al rendimento economico; nell’area in cui operiamo cioè Milano e provincia, per quanto riguarda l’anno appena passato (2019) i rendimenti lordi vanno in media dal 7% al 15%.
Rendimento (%) = canone locazione annuo / prezzo acquisto immobile * 100
Se valutiamo questi numeri rispetto ai rendimenti dei principali strumenti finanziari ci rendiamo subito conto che acquistare un immobile da mettere a reddito è uno dei migliori modi che abbiamo per accrescere e tutelare i nostri risparmi.
Aspetti normativi
Per quanto riguarda gli aspetti normativi innanzi tutto la legge prevede l’obbligo della forma scritta e della registrazione del contratto. Per quanto riguarda la durata e il canone abbiamo invece diverse soluzioni che dipendono dalla destinazione d’uso (abitativo o commerciale) e dal tipo di contratto (libero o a canone concordato). La cosa importante da chiarire è che la durata non può essere decisa dalle parti ma essa è stabilita dalla legge. I principali contratti sono:
Uso abitativo:
- Canone libero; durata 4 anni + 4 anni
- Canone concordato; durata 3 anni + 2 anni
- Canone concordato uso transitorio; durata da 1 a 18 mesi
- Canone concordato studenti universitari; da 6 mesi a 3 anni
- Affitti brevi durata inferiore a 30 giorni.
Uso commerciale:
- Canone libero; durata 6 anni + 6 anni
- Canone libero; durata 9 anni + 9 anni per attività alberghiere e assimilate ai sensi dell’articolo 1786 cc
Per quanto riguarda i contratti a canone concordato, come dice il termine, il canone non è libero ma frutto di accordi definiti in sede locale fra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni dei conduttori.
Tassazione
Passiamo ora ad analizzare la tassazione dei redditi derivanti dalla locazione per quanto riguarda gli immobili ad uso abitativo, per essi abbiamo a disposizione due diverse soluzioni:
Tassazione ordinaria (IRPEF): in questo caso il reddito da dichiarare sarà il canone annuo ridotto del 5% e l’aliquota dipenderà dal nostro “scaglione irpef” (da 23% a 43%) + Imposta di registro 2% su canone annuo + imposta di bollo (16 euro ogni 4 pagine).
Regime della “cedolare secca”: questa scelta è riservato alle persone fisiche che non agiscono nell’esercizio di attività d’impresa; consiste nell’ aliquota fissa del 21% sul canone annuo ed è esente da imposta di registro e imposta di bollo, l’aliquota scende al 10% per gli affitti a canone concordato.
Terminologia
Infine chiariamo qualche termine che male non fa, infatti si fa facilmente confusione visto il loro scarso utilizzo nel gergo comune:
Locatore: proprietario o titolare di altro diritto che si obbliga a far godere la cosa all’altra parte.
Conduttore o Locatario: colui che prende in godimento la cosa (inquilino).
Affitto: di norma l’affitto ha per oggetto il godimento di cose produttive (es. affitto di azienda).
Per qualsiasi altra domanda e approfondimenti siamo sempre a vostra disposizione!